Notte dei Ricercatori
NOTTE DEI RICERCATORI
Il Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” è stato presente ai Giardini “Indro Montanelli” di Milano per l’evento della notte dei ricercatori, MEETmeTONIGHT – Faccia a faccia con la ricerca, nelle edizioni 2013, 2014, 2015, 2018, 2019.
Edizione 2019
Miglior attrice protagonista: l’acqua!
In Italia, ognuno di noi, consuma in media 6300 litri di acqua al giorno. Dietro questo numero si nascondono tutte le nostre abitudini quotidiane: quanta acqua usiamo per cucinare? Quanta carne, verdure, latticini consumiamo? Quanto tempo spendiamo in doccia? Quante volte laviamo l’auto in un anno?
L’acqua è attrice protagonista di tutte le nostre attività, che possono però metterne a repentaglio disponibilità e qualità. Il geologo la sorveglia, la cura e la protegge.
Il visitatore ha potuto interagire con un modello fisico, rappresentante una porzione della falda superficiale della Pianura Padana lombarda, secondo un transetto nord-sud dalle zone montuose a quelle pianeggianti. Questa zona è caratterizzata dalla presenza di diverse aree urbane, industriali, agricole o d’allevamento, ed aree naturali. Sulla base del plastico superficiale, il visitatore è stato guidato a riconoscere le aree a maggior rischio di contaminazione, i processi di interazione tra acque superficiali e sotterranee e di ricarica degli acquiferi, ed a sperimentare la contaminazione della falda acquifera e, di conseguenza, le attività necessarie per la bonifica dell’inquinamento. Il visitatore ha potuto sperimentare tutto questo utilizzando strumenti propri dell’attività del geologo per il monitoraggio (freatimetro e sonda multiparametrica), contaminando l’acquifero mediante coloranti ed eseguendo la bonifica tramite un sistema di pompaggio.
I visitatori più piccoli hanno potuto costruire un acquifero in scala con sabbia, ghiaia ed argilla. Tra strati permeabili e impermeabili, pozzi, e sorgenti di contaminazione, l’esperienza permette di riconoscere come si muove l’acqua sotto terra (flusso sotterraneo), come e dove viene estratta (sfruttamento della risorsa), quali rischi corre a causa dell’inquinamento e come tale inquinamento è trattato (bonifica).
Infine, il visitatore è stato messo faccia a faccia con i propri consumi idrici, diretti e indiretti, per testare la sostenibilità delle proprie abitudini di vita.
L’attività proposta alle scuole superiori nella mattinata di venerdì 27 settembre è consistita in un gioco di ruolo in cui ogni partecipante è stato calato nei panni di gestore di un bacino artificiale, utilizzato con il duplice scopo di riserva per l’approvvigionamento idrico e opera di mitigazione per onde di piena. Come responsabile, il gestore deve prendere decisioni riguardo il livello di invaso da mantenere all’interno del bacino sulla base di previsioni probabilistiche dei volumi d’acqua in ingresso. Sembra facile?
Il gioco è stato basato sul materiale messo a disposizione sul portale HEPEX sotto Creative Commons Public License.
Le attività svolte presso lo stand del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio” sono state supportate dal progetto europeo Horizon2020 ENeRAG.
Edizione 2018
A tutto SMART! Guida all’uso consapevole delle geotecnologie.
Dei 100 cellulari al secondo venduti in Italia ognuno di noi ne ha in tasca almeno uno. Cosa si nasconde dietro alla tecnologia che ci fa sfogliare documenti con un dito e collezionare foto ricordo? Cosa lega un geologo a una lampada Led, a una pala eolica, a un’auto elettrica?
Un viaggio virtuale alla scoperta di minerali e rocce smart, che offrono energie pulite e abbelliscono le nostre città.
Lo sviluppo e l’evoluzione dell’uomo sono da sempre stati guidati dalla necessità di risorse naturali prodotte da processi geologici attivi da milioni di anni nel nostro pianeta, ad esempio: selce, ossidiana e metalli, che hanno contraddistinto le Età della Pietra, del Bronzo e del Rame. Le rocce, come materiali da costruzione e ornamentali, hanno accompagnato lo sviluppo urbanistico, artistico e architettonico delle nostre città: pavimentazioni stradali, palazzi, fontane, panchine, chiese, cattedrali, monumenti. La rivoluzione industriale ha avviato lo sfruttamento di nuove fonti di energia, e solo pochi decenni fa la Società del Silicio inaugurava l’età del personal computer e dell’alta tecnologia. Oggi assistiamo, senza sosta, ad un veloce susseguirsi di innovazione e sviluppo: siamo nell’Età degli Elementi delle Terre Rare, indispensabili componenti dei nostri oggetti tecnologici, come smartphone e tablet.
In una società in cui l’utilizzo dello smartphone e della tecnologia smart sta diventando preponderante, e che d’altra parte dimostra il desiderio di tutelare il nostro pianeta e di preservarne il patrimonio artistico-culturale, diffondere la consapevolezza dell’eccezionalità delle georisorse utili per i nostri gesti quotidiani è una sfida fondamentale per far comprendere alle generazioni future il valore della materia prima di oggetti con cui hanno maggior familiarità; dove, come e per quanto ancora tali risorse minerali potranno essere reperite ed eventualmente riciclate?
Il visitatore, in funzione dei propri interessi, ha potuto selezionare un oggetto, un monumento, una fonte di energia alternativa, entrare in stretto contatto con luoghi lontani e vicini, raccogliere informazioni e curiosità, scoprire il tipo di geomateriale utilizzato, i processi che portano alla sua origine, le sue proprietà e localizzare, a scala planetaria, i principali giacimenti, attraverso la piattaforma Google Earth. Inoltre erano a disposizioni campioni macroscopici di minerali e rocce da toccare e osservare e sezioni sottili per completare, al microscopio, il viaggio nel cuore della materia cristallina.
Infine, grazie a progetti di alternanza scuola–lavoro sviluppati dal Dipartimento, è stato possibile esplorare una App realizzata insieme agli studenti di diversi Istituti Superiori del territorio lombardo. Un percorso “smart” di geologia urbana, un viaggio virtuale attraverso le vie cittadine alla scoperta di curiosità e storie raccontate dalle rocce che da anni costituiscono le nostre chiese, le pavimentazioni e i rivestimenti di edifici storici.
Ascolta l’intervista a Patrizia Fumagalli, docente del Dipartimento di Scienze della Terra “A. Desio”, su Radio Marconi: puntata del 27 settembre 2018 (6.32 minuti, M4A 6.05 MB).
Edizione 2015
Viaggio all’interno della Terra
Un Viaggio alla Jules Verne!
Dalla superficie della Crosta Terrestre fino al Mantello, in termini di Minerali e Rocce, di ambienti deposizionali, di dinamica delle placche litosferiche e sismicità, ed il ciclo della CO2, che parte dal Mantello ma che collega tra di loro le parti superficiali della Crosta, della Biosfera e dell’Atmosfera.
Sono stati proposti sei laboratori, con relative attività da svolgere toccando con mano campioni di fossili, rocce e minerali, ed utilizzando gli strumenti del Dipartimento per osservare e sperimentare come un geologo:
- Viaggio negli ambienti della superficie terrestre del passato attraverso i fossili.
- Dentro la Crosta Terrestre: minerali e rocce. Alcune esperienze di riconoscimento.
- Ma quanto è dura questa roccia? Qualche esempio di misurazione di proprietà di rocce provenienti da diversi tipi di Crosta.
- Il motore della Terra: la dinamica delle placche.
- I grandi terremoti visti dallo spazio. Alle volte per capire l’interno della Terra si deve guardare da molto lontano, dallo spazio.
- Il ciclo della CO2. Cosa collega basalti, calcari organogeni, organismi, atmosfera e clima?